Come creare brochure, company profile e volantini pubblicitari che funzionano

 

Presentare la propria attività professionale o la propria azienda è il primo strumento per farsi conoscere ed entrare in contatto con potenziali clienti.
Nell’era di internet le principali attività di marketing si stanno spostando sul web ma ciò nonostante resta forte la necessità di coprire canali di contatto tradizionali e raggiungere bacini di utenza che si trovano offline.

 

Marketing fuori dalla rete

 

Su questo terreno occorre essere in grado di andare oltre i paradigmi grafici e comunicativi utilizzati fino ad ora proprio per il radicale mutamento dei codici pubblicitari che tendono a privilegiare la multimedialità rispetto alla staticità del supporto cartaceo.
Ma sia chiaro che sarebbe un errore pensare di poter fare a meno di brochure, Company profile e volantini pubblicitari. Ci sono messaggi che per la natura necessariamente asciutta del web non possono essere canalizzati proficuamente se non utilizzando strumenti cartacei. Ci sono interlocutori a cui è necessario offrire concretezza quando si affronta il tema fondamentale dell’auto promozione e che non si accontentano di un sito internet per attingere informazioni su aziende e prodotti.

Leggendo questa guida sarà possibile capire perché, ma soprattutto comprendere come, realizzare degli strumenti che funzionano e siano in grado di attirare l’attenzione commerciale dei destinatari a cui è rivolta l’azione di marketing.

 

Una brochure rappresenta un’identità

 

Ogni canale utilizzato per raccontare la propria azienda o la propria attività deve essere coerente rispetto all’identità che si è costruita o che si vuole costruire. Colori, font utilizzati devono rispondere ad una logica molto rigorosa. Pensare di poter stampare una brochure in Times new Roman perché è il primo carattere trovato o quello che si è sempre utilizzato è pura improvvisazione. Limitarsi a scegliere il blu perché è il colore preferito è, senza nulla togliere agli amanti del blu, dilettantismo puro. Grafica, coordinato d’immagine, design e copywriting sono temi da cui non si può prescindere se si vogliono ottenere risultati soddisfacenti sul piano del ritorno economico.

 

Qual è il messaggio da trasmettere?

 

Bisogna quindi partire dalla base. Prima di immaginare il contenuto di una brochure è necessario avere le idee chiare sul messaggio che si vuole far passare.
Soffermarsi anzitutto sul layout quindi e scegliere un font che più rappresenta l’idea che si vuole trasmettere sulla propria attività. Se le risorse non mancano è possibile far realizzare fonts specifici per la propria attività e che siano già di per sé un elemento identificativo.

 

Chi leggerà la brochure?

 

Scegliere il target a cui veicolare il messaggio non è ininfluente. Se si punta a realizzare una brochure descrittiva bisogna essere certi che chi avrà in mano quella brochure sia disposto a leggerla. Se invece puntiamo a creare suggestioni allora bisogna puntare sull’utilizzo prevalente di immagini. Se la brochure punta a promuovere una campagna temporanea lo stile dovrà essere efficacemente rivolto al presente e valorizzare le opportunità per il potenziale cliente.

Se invece si presenta un prodotto ne andranno approfondite le caratteristiche tecniche e i pregi. In quest’ultimo caso associare delle immagini sarà necessario e per farlo la passione per la fotografia non basta. L’elaborazione in studio delle foto è fondamentale prima di mandarle in stampa. Il risultato in compenso darà al prodotto un valore aggiunto sul piano dell’appeal commerciale.

 

Cosa serve per realizzare una brochure che venga letta?

 

Una brochure ha la peculiarità di essere uno strumento che resta. Non è un banner pubblicitario da chiudere frettolosamente. Per essere letta però occorre che sia attrattiva e susciti interesse. Da dove partire allora? Ovviamente dalla copertina. Sulla capacità che la copertina avrà di attrarre sguardo e interesse si gioca il potenziale successo di una brochure. Qui occorre concentrare gli sforzi creativi per realizzare il miglior risultato possibile in termini di immagine per sperare che la brochure non passi inosservata ma venga letta e consenta di far conoscere il messaggio.

 

Meglio di poche parole o molto descrittivi?

 

Non c’è una regola fissa e molto dipende da quale effetto si vuole raggiungere. Quel che è certo è che nella quotidianità l’unico bene che non si può acquistare è proprio il tempo. Il suggerimento è quindi di concentrare messaggi intensi sotto il profilo dei contenuti senza abbondare nell’uso di parole che potrebbero spegnere interesse e vanificare così la forza di engagement. Anche in questo caso giocherà un ruolo determinante l’impaginazione dei testi che dovrà garantire continuità e facilità di lettura per non compromettere la qualità dei contenuti proposti.

 

Un Company Profile che funziona

 

Quando si realizza un ritratto della propria compagnia il rischio è di non centrare l’obiettivo limitandosi a fornire poco più dei propri dati identificativi al registro delle imprese o, all’opposto, scivolando verso dispersivi racconti autocelebrativi che poco o nulla dicono realmente di ciò che si è ma soprattutto di ciò che si fa.

Il primo obiettivo da considerare è come sempre l’interesse di chi legge. Perché dovrebbe voler conoscere storia e futuro di un’azienda? Per rispondere a questa domanda il fulcro è non dimenticare mai di spiegare perché è la propria azienda e non un’altra a poter soddisfare le esigenze dei potenziali clienti. Molto conta ciò che si è fatto ma solo se è davvero distintivo. Mai fare una lista stile curriculum vitae. Meglio valorizzare solo partnership e progetti davvero significativi che possano rappresentare in maniera differente la propria attività.

 

Un Company profile deve saper guardare al futuro

 

Accanto ad un racconto di ciò che si è fatto poi è importante evidenziare una proiezione sul futuro della propria attività per caratterizzare un’azione capace di stare al passo con innovazione e cambiamento senza fermarsi ai risultati del passato. Mai quanto oggi è necessario trasmettere l’idea che si è capaci di comprendere e soddisfare le esigenze di un mercato in continuo mutamento e di saperne anticipare le richieste.

 

Una narrazione efficace

 

Quando si dice identità si affronta la sostanza di un percorso imprenditoriale o professionale che è tra i principali fattori di forza per instaurare quel rapporto di fiducia e credibilità necessario per far nascere e consolidare rapporti commerciali. A chi far raccontare questa storia quindi?
La tendenza è quella di credere che nessuno può raccontare la sua storia meglio di sé stessi.

La verità è che, salvo non essere dei copywriter di professione, in questo frangente occorre affidarsi alla mano esperta di chi è abituato a trasformare una semplice storia, in una storia importante. A mettere in risalto gli aspetti che meritano davvero di essere raccontati e tralasciare quelli meno rilevanti. Diventa importante quindi scegliere società o persone capaci di accrescere il valore della storia dell’impresa.

 

Sul volantino per essere dove gli altri non arrivano

 

Sono lo strumento più immediato. I flyer sono la forma di pubblicità più semplice ed economica ma non per questo meno efficace. Per realizzare un volantino che funzioni occorre ricordare poche cose: un volantino deve colpire. Occorre quindi elaborarlo in modo tale che attiri l’interesse e non lo faccia cestinare ancor prima di capire quale sia il contenuto. Si può pensare ad un messaggio o anche solo ad un colore in grado di far emergere il volantino fra la moltitudine che ogni giorno viene distribuita.

 

Pochi secondi per colpire nel segno

 

Sul volantino non serve spendere fiumi di parole. La sua lettura deve costare solo pochi secondi ed è in questi pochi secondi che va concentrato il messaggio che si vuole far passare. Mai commettere l’errore di utilizzare caratteri di piccole dimensioni: la lettura va agevolata il più possibile.

 

La forma non è scontata

 

Per non trasformare il volantino in un inutile ingombro è consigliabile non superare il formato a5. Ma anche in questo caso non bisogna mettere limiti alla fantasia e alla creatività. Se è vero che gran parte dei volantini distribuiti ha forme classiche è altrettanto ipotizzabile ricorrere a forme più originali. Ad esempio se si è titolari di un’enoteca resterà sicuramente impresso un volantino a forma di bottiglia. Così come se si è titolari di uno studio di grafica lasciare il segno con qualche creazione unica.
L’importante è evitare che il volantino sia scomodo da prendere o da tenere in una tasca. Quando per tenerlo è necessario piegarlo in quattro è già chiaro che qualcosa non sta funzionando nella campagna di marketing.

 

Mai restare anonimi

 

L’anonimato in pubblicità è un lusso che solo pochi grandi brand possono permettersi. Per il resto dei comuni mortali è necessario che ogni volantino sia riconducibile ad un nome e a dei contatti che permettano sempre la riconoscibilità di chi fa promozione.
Il suggerimento è di renderli visibili ma non invadenti rispetto al contenuto.

 

Su carta patinata o carta riciclata

 

Il materiale su cui stampare non è una scelta da rimettere al caso e non è nemmeno una questione di costi. Almeno non può essere solo questo. Corporate Identity significa anche saper trasporre nei materiali utilizzati per la stampa parte della propria vision. L’uso di carta riciclata ad esempio è d’obbligo per aziende che fanno della sostenibilità ambientale un valore aggiunto dei loro prodotti. Così come chi punta a raggiungere target più esigenti in fatto di qualità non potrà certo lesinare risorse sull’utilizzo di materiali di pregio.

La realizzazione di brochure, Company Profile e volantini pubblicitari non è uno di quegli aspetti da delegare alla stampante a getto d’inchiostro che si utilizza per le comunicazioni di tutti i giorni. Meglio affidarsi a professionisti del settore. Anche perché non va trascurato che i costi di stampa sono sensibilmente scesi rispetto ad un passato recente quando le tipografie avevano il monopolio della stampa a colori. Oggi basta fare un giro in rete per trovare offerte molto vantaggiose in grado di soddisfare le richieste più varie e puntuali.

 

Consigli utili

 

Come appare chiaro e come sanno tutti coloro che fanno impresa seriamente, la comunicazione è un aspetto fondamentale per avere successo sul mercato. La molteplicità di aspetti trattati e la loro specificità non possono essere lasciate al caso o all’improvvisazione del fai da te. Se non si dispone di risorse proprie o di una formazione specialistica nel settore occorre senza alcun dubbio affidarsi a soggetti qualificati. Sul mercato esistono numerose agenzie o freelance a cui poter delegare la realizzazione di materiale come brochure, Company profile e volantini pubblicitari che funzionano.
Fondamentale è non considerare la comunicazione un semplice costo ma un investimento imprescindibile per far crescere il proprio business.

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