Quando è meglio pubblicare sui social media

I social media fanno ormai parte della vita di ognuno di noi.

Quasi tutti i possessori di uno smartphone è ha uno o più profili social che aggiorna e controlla quotidianamente o più volte durante l’arco della settimana.

Social Media Marketing

Così come gli utenti si sono avvicinati al mondo dei social, spesso cambiando anche radicalmente le proprie abitudini e il proprio modo di pensare, anche le aziende si sono dovute adattare.

Le aziende hanno bisogno dei clienti per poter mandare avanti la propria attività e sono sempre alla ricerca di nuovi potenziali clienti per incrementare le proprie vendite.

Per attirare nuovi potenziali clienti, chiamati anche lead, l’azienda deve far conoscere sé stessa e i propri prodotti.

Le tradizionali attività di marketing che vedono come protagonisti i canali di comunicazione come televisione, radio e giornali, sono tutt’ora efficaci, ma sono ormai passati in secondo piano.

È strategico, ma soprattutto logico, andare a cercare i lead dove siamo certi di trovarli: i social.

Una pubblicità in televisione può essere non vista. Un annuncio in radio può essere non ascoltato. Un’inserzione nel giornale può essere ignorata.

Non si ha la certezza che sui social l’annuncio venga visto e persino preso in considerazione. Quel che è sicuro, invece, è che la propria presenza sui social è più rapida, semplice, efficace e meno dispendiosa, se non del tutto gratuita.

Quello che le aziende, così come i liberi professionisti, hanno capito grazie ai Social, è che su queste piattaforme per farsi conoscere non è sempre necessario spendere soldi.

Certamente, se si vogliono raggiungere importanti risultati è fondamentale investire del budget, ma un profilo che pubblica solamente annunci e inserzioni è controproducente perché non piace né agli utenti né al motore di ricerca interno del social.

Gli utenti si appassionano ai contenuti che suscitano emozione. Cercano le storie. Preferiscono seguire profili che permettano loro di vivere un’esperienza attraverso i post e le foto e per riuscirci è necessario anche pubblicare dei contenuti organici, cioè non a pagamento e devono essere postati frequentemente. Questo anche perché se l’azienda dovesse monetizzare tutti i contenuti che crea, sarebbe costretta a impiegare un budget molto alto e generalmente non necessario.

Quando e quanto pubblicare sui social media?

È importante quindi pubblicare dei contenuti molto frequentemente, ma ciò deve essere fatto seguendo una strategia al fine di riuscire a ottenere la massima resa da ogni singolo post.

Capire qual è il momento più giusto per pubblicare non è semplice.

Come prima cosa si deve stilare un piano social, ossia un piano editoriale nel qual vengono inserite le pubblicazioni su ogni piattaforma social. Questo metodo consente di studiare meglio la strategia più adatta.

In relazione al “quando pubblicare”, bisogna stabilire anche il “cosa pubblicare”. Determinati contenuti hanno una resa maggiore se pubblicati in un momento specifico piuttosto che un altro.

La scelta migliore sarebbe quella di pubblicare contenuti tutti i giorni e, se possibile, più volte al giorno, per mantenere una presenza costante sul social.

Grazie al piano editoriale per i social media, è preferibile variare la tipologia dei contenuti, soprattutto se si pubblica spesso. Per esempio, se sulla mia pagina voglio parlare di volta in volta delle migliori città della Toscana, posso scegliere un giorno fisso della settimana dedicato a questo argomento: questa settimana Firenze, la successiva Pistoia, poi Grosseto, Prato, Arezzo, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pisa e infine Siena.

Ogni social network ha poi degli orari e dei giorni strategici per le pubblicazioni.

Per quanto riguarda Facebook è consigliabile mantenere attiva la propria presenza ogni giorno, ma scegliere di concentrare i post più importanti (magari le inserzioni a pagamento) gli ultimi giorni della settimana, verso dal giovedì in poi. Durante il weekend la navigazione è più libera, con meno vincoli di orario e aumentano le possibilità che il post raggiunga il maggior numero di persone.

Durante gli altri giorni della settimana bisogna tenere in considerazione che tipo di contenuto si pubblica e a chi è rivolto. Generalmente se è un contenuto per adulti si tengono in considerazione gli orari da ufficio, quindi si consiglia di pubblicare dopo le 13 e dopo le 18, in modo tale che l’utente abbia tutta la sera per navigare su Facebook e trovare la notizia, oppure di vederla non appena esce dall’ufficio.

Se il contenuto è rivolto ai più giovani, è preferibile pubblicare durante il pomeriggio, presupponendo che di mattina fino alle 14 siano a scuola oppure in università.

Instagram rispecchia le regole di Facebook, è necessario adattarsi agli orari del target per scegliere quando pubblicare. Su Instagram è importante sfruttare le storie. Se si pubblica una storia, l’utente che ci segue la troverà fissa nella barra in alto per 24 ore e poi sparirà. Per questo è necessario condividere una storia almeno una volta al giorno, indipendentemente dall’orario, per dare cosi agli utenti la possibilità continua di interagire con il proprio profilo.

Twitter funziona diversamente. I tweet spariscono molto più in fretta rispetto ai contenuti sugli altri social, soprattutto nei momenti in cui c’è un alto traffico di utenti che twitta. Questo accade quando ci sono degli avvenimenti importanti e molti utenti decidono di commentare. In queste canzoni si suggerisce alle aziende di partecipare in maniera attiva alle conversazioni. Grazie agli hashtag e alle tendenze è possibile sapere ciò di cui gli utenti (che potrebbero facilmente diventare potenziali clienti) stanno parlando. L’azienda può quindi partecipare pubblicando tweet inerenti e addirittura intromettersi in conversazioni altrui. Se l’azienda deve invece pubblicare contenuti di un valore più elevato, come ad esempio una sponsorizzazione, è meglio che scelga i momenti in cui c’è un traffico di tweet scarso, in modo tale che il contenuto resti nella home il più tempo possibile.

In conclusione, è bene seguire queste regole non scritte sui momenti migliori per la pubblicazioni. Queste dritte aiutano molto le aziende a stilare un piano social, ma oltre a questo ci deve essere un’attenta analisi delle statistiche delle pubblicazioni. Ogni tanto si può provare a condividere un contenuto fuori orario e studiare come gli utenti si comportano a riguardo. Solamente con continui studi e sperimentazioni sarà possibile ottenere la miglior resa dal proprio profilo e dai propri contenuti.

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